La visita comportamentale è un atto medico, che si articola in una visita dell’animale e una attenta osservazione e ricerca di indizi anamnestici, effettuata tramite un colloquio di circa un’ora e mezzo/due con i membri della famiglia umana. Essa prevede, al termine dell’indagine, l’emissione di una Diagnosi o Diagnosi Differenziali, una Prognosi e una Terapia.
Dopo la valutazione zoopsichiatrica sarò in grado di stabilire se il problema è di origine gestionale (un comportamento normale per il cane o gatto che però infastidisce il proprietario), o patologico, distinguendo una Patologia del Comportamento da una Patologia Organica. E’, dunque, necessaria la stretta collaborazione con il Veterinario clinico che segue l’animale.
La terapia comportamentale cognitivo-zooantropologica può essere adiuvata dalla prescrizione di nutraceutici, feromoni, fiori di Bach e talvolta farmaci. I tempi della terapia andranno stabiliti di volta in volta, in relazione alla risposta dell’animale. In base alla diagnosi indicherò un percorso riabilitativo/educativo che prevedrà l’intervento dello stesso medico o di un educatore/istruttore cinofilo di fiducia.
Dopo la visita invierò, tramite posta elettronica, la scheda dell’animale con le informazioni più salienti e la terapia dettagliata che il proprietario dovrà seguire, in modo tale da rendere più semplice lo svolgimento delle indicazioni fornite. Nei giorni seguenti alla visita rimarrò a disposizione per eventuali chiarimenti e per i controlli del caso.
Nel mio percorso professionale avevo bisogno di migliorare ed integrare la parte pratica del mio lavoro. Avevo conosciuto l’approccio cognitivo zooantropologico alla facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia, durante la preparazione della mia tesi sperimentale sui canili “Strategie Innovative Per Migliorare Il Benessere E L’adottabilitá Dei Cani Ospitati Nel Canile”, guidata dalla professionalità ed esperienza della Prof.ssa Silvana Diverio e della dr.ssa Maria Chiara Catalani.
Rimasi colpita dalla rivalutazione in chiave cognitivista della relazione uomo-animale e dopo il Master in Medicina Comportamentale degli Animali d’Affezione, ho intrapreso il percorso di Educatore Cinofilo all’interno della Scuola d’interazione Uomo-Animale (S.I.U.A.).
Le attività che svolgo sono:
La scuola per cuccioli della dr.ssa Matteocci nasce per soddisfare le esigenze dei proprietari di cuccioli che desiderano far socializzare il cucciolo in modo che si sviluppi, diventando un cane educato e capace di una relazione positiva con il proprietario. Scopo della scuola è quello di insegnare al cucciolo a giocare, a fronteggiare in modo positivo situazioni, persone e rumori insoliti, oltre ai comandi di base (seduto, terra, resta e l’uso del guinzaglio), e al proprietario gli elementi del comportamento normale del cane.
Inoltre, vito che si svolge all’interno di una struttura ambulatoriale, lo scopo della scuola per cuccioli è di favorire un’associazione positiva tra la clinica veterinaria e situazioni piacevoli, in modo da evitare stress da adulto.
Argomenti Principali:
Le passeggiate interattive a sei zampe sono uno strumento utile per valorizzare il rapporto cane-proprietario. Lavorano sulla relazione, sulla fiducia e sulla collaborazione del binomio. Inoltre, sviluppano e migliorano la socializzazione primaria e secondaria, permettendo al cane di conoscere e socializzare con altri conspecifici e di integrarsi correttamente nell’ambiente urbano e immergersi in quello naturale.
La disciplina di MobilityDog è uno strumento educativo utilissimo per aumentare le competenze tra cane e proprietario. Nasce in Svizzera negli anni ’90 e si è diffusa velocemente.
Priva di agonismo, viene utilizzata durante un recupero comportamentale oppure durante un’attività educativa per molteplici effetti sulla coppia:
Anche quest’anno la dr.ssa Cristiana Matteocci in collaborazione con A.N.M.V.I. (associazione nazionale medici veterinari italiani) e la Panini® attiverà un progetto di zooantropologia didattica nelle classi terze, quarte e quinte delle scuole elementari della sua città.
Quest’anno il titolo del progetto è: a scuola con vetdinosauro.
LA ZOOANTROPOLOGIA DIDATTICA:
Il rapporto con l’animale è importante soprattutto per il bambino, che si avvale dei contenuti della relazione con esso lungo tutto il corso del proprio sviluppo. Dall’inizio degli anni ’80 quindi s’inizia a prendere in considerazione non solo l’importanza di educare a un corretto rapporto con gli animali, ma di utilizzare queste valenze di relazione con l’animale a scopi educativi e didattici.
Nasce così la ZOOANTROPOLOGIA DIDATTICA, che si pone come obiettivo la valorizzazione della relazione tra bambino e animale attraverso progetti specifici che consentano di applicare i contenuti di pet- relationship ai bisogni formativi dei ragazzi.